Fare acquisti con un clic. Fino a poco tempo fa era una moda, ora è una necessità. Per chi lavora, per chi studia, per chi è a casa. Per chiunque abbia l’esigenza di fare un acquisto veloce o per cercare con cura i dettagli. Per chi non ama il traffico né i centri commerciali o semplicemente è impossibilitato a raggiungerli. Per chi pensa di avere un desiderio irrealizzabile e invece basta cercare. Anche in capo al mondo. Il web offre tutto quello che si cerca e soprattutto lo mette a portata di mouse. I negozi online sono nati per questo. Possono accettare ordini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da tutte le parti del mondo. E spesso non serve un pc, basta uno smartphone. I prodotti possono essere ricevuti comodamente dove si preferisce dopo aver sfogliato cataloghi e comparato offerte. Tutto ciò riguarda solo l’acquirente e i mille motivi per scegliere gli acquisti online.
Oggi l’e-commerce è una opportunità anche per piccoli e grandi imprenditori. Aprirsi al web vuol dire scegliere di ampliare la propria clientela, accessibilità ai propri prodotti senza limiti di tempo e spazio. Affidarsi a delle piattaforme E-Commerce pronto all’uso, come NewCart.it, vuol dire scegliere un servizio che permette di creare e gestire un e-shop online in modo professionale e semplice. Con le offerte differenziate per ogni esigenza vengono offerte tutte le funzioni che permettono di proporre in vendita prodotti e servizi con pochi click, di comunicare con la clientela, di gestire ordini e pagamenti. In poche parole si occupa di tutto.
Ma cosa serve per creare un negozio di vendite online? Vediamo nel dettaglio gli aspetti principali che riguardano la creazione di un sito di commercio elettronico.
CREAZIONE E CONFIGURAZIONE DELL’E-SHOP
Per avviare un’attività di commercio elettronico serve un sito che è un po’ la vetrina del negozio di strada che diventa online. Quindi occhio ai colori, alla grafica, al messaggio pubblicitario, ai contenuti rapidi e comprensibili. Il logo diventerà come un’insegna e il banner l’offerta del giorno. L’immagine che si dà è importante. L’impressione che il visitatore si farà sul sito verrà ricordata ed influirà anche sulla scelta di acquistare o meno. Ciò vuol dire descrizione accurata dei prodotti e informazioni efficaci su sconti e promozioni. I prodotti vanno presentati in modo diretto e preciso. Suddivisi in categorie e sottocategorie di appartenenza. Con titolo chiaro, una descrizione efficace e foto ben definite. Tutto ciò va anche a comporre un catalogo online che il potenziale cliente possa sfogliare con tranquillità per scegliere e valutare gli articoli in vendita. E’ bene non trascurare la scelta del dominio, che identificherà l’ attività. Se si tratta di un’azienda già avviata e conosciuta potremo far riferimento al nome della stessa o al marchio prodotto. Altrimenti è consigliabile identificare il nome del dominio con la categoria merceologica. In modo da richiamare i prodotti che il visitatore troverà nel sito di e-commerce su cui sta per navigare. Bisogna aver cura di inserire le icone per indicare la presenza dei servizi o dei canali di comunicazione più comuni come i loghi di Facebook, di Google+ o di Youtube avrà l’effetto di comunicare la presenza sui social in un istante. Mentre il logo di Paypal o delle carte di credito informerà su i metodi di pagamento accettate.
PRODOTTI E FORNITORI
Se si crea il sito per mettere in vendita dei prodotti sarà facile creare il catalogo online. Basterà curare l’inserimento delle schede prodotto. Se al contrario si sta avviando una nuova attività ed si ha bisogno di prodotti da vendere, si possono seguire due strade. La prima, cercare dei fornitori che propongano dei prezzi; la seconda, cercare quei rivenditori che abbiano anche il servizio di dropshipping tra quelli offerti. Nel primo caso ci sarà una attività di compravendita, vengono scelti i prodotti da acquistare, ordinati e ricevuti. A quel punto si dovranno mettere in vendita, promuoverli, organizzarli per la logistica e le spedizioni; ci saranno dei costi e il rischio di avere merce invenduta.
Il dropshipping invece si basa sul concetto di spedizione da parte del fornitore direttamente al cliente finale, anche se sarete voi a ricevere ordine e pagamento che girerete poi a chi gestirà fisicamente l’invio dei prodotti.
Questa tipologia di attività consente di limitare i costi di gestione e di avere meno rischi. E’ però importante scegliere il fornitore, valutarne il catalogo, i prezzi proposti, i costi del trasporto e le condizioni di vendita. Si cerca di lavorare con dei prodotti che si conoscono e sul cui utilizzo si possono dare informazioni al cliente. Non viene gestita la spedizione, è vero, ma i commercianti a cui l’acquirente si riferirà siete sempre voi.
Entrambe le tipologie di vendita potranno poi svilupparsi in commercio B2B o B2C (o entrambi). B2B sta per Business to Business, scambi commerciali tra due attività di “affari”, come aziende, enti pubblici o liberi professionisti. B2C corrisponde a Business to Consumer, cioè al rapporto commerciale esistente tra una un’azienda ed un consumatore.
ADEMPIMENTI FISCALI E PROCEDURE DI APERTURA
Per vendere su internet con un sito di e-commerce bisogna seguire delle procedure burocratiche soprattutto dal punto di vista contabile e fiscale. Per questo sarebbe utile farsi seguire da un commercialista o un consulente fiscale.
In sintesi, per aprire un’attività di vendita online bisogna:
– Aprire partita IVA con codice ATECO riferito all’attività che si vuole avviare.
– Iscriversi presso il Registro delle imprese.
– Richiedere l’inserimento nell’archivio VIES, nel caso in cui la nostra attività di vendita online riguarderà anche transazioni comunitarie.
– Presentare segnalazione certificata di inizia attività (SCIA) al comune di residenza.
– Comunicare il settore merceologico di attività del sito di e-commerce e il dominio web, unitamente all’Internet Service Provider (ISP), vale a dire il “fornitore di servizi Internet”, comunemente detto anche provider.
– Aprire una posizione INPS ai fini previdenziali e contributivi
– Aprire un conto corrente bancario, per ricevere ed effettuare pagamenti anche di tasse e contributi e per soddisfare alcuni requisiti di tracciabilità fiscale.
Si può aprire un sito e-commerce senza la partita IVA. Un soggetto che non raggiunga un ammontare di ricavi pari a 5.000 euro, che svolga la sua attività in maniera occasionale e non continuativa, e che non effettui transazioni di vendita ad aziende può operare evitando gran parte di questi adempimenti. Ciò consente in ogni caso di aprire il sito di vendite online, impostarlo graficamente, inserire i prodotti e tutti i contenuti desiderati e solo successivamente affrontare le procedure di apertura della posizione fiscale.
INFORMAZIONI DA MOSTRARE SUL SITO
Nella gestione del sito è fondamentale la parte informativa e dei contenuti. Vanno indicati dei dati nel rispetto delle norme vigenti e tutte le indicazioni utili per il cliente.
Devono essere necessariamente presenti:
– I dati aziendali e fiscali nella home del sito, si collocano a piè pagina.
– L’informativa sui cookies e sul loro utilizzo, indicando anche i soggetti che potrebbero farne uso. E’ un’informativa standard da quando è stata introdotta la Cookie Law.
– L’informativa sulla privacy, che indichi chiaramente quali dati vengono raccolti sul sito, per quale finalità e chi avrà in custodia tali informazioni.
– Le condizioni di vendita, che sono quelle che regolamentano il rapporto commerciale tra i due soggetti, tempistiche di spedizione ed informazioni su eventuali rimborsi, resi e garanzie.
E’ invece consigliato avere sul sito di commercio elettronico:
– Esposizione chiara dei prezzi di vendita e se gli stessi siano o meno IVA inclusa.
– Informazioni chiare e precise sui costi di trasporto che saranno applicati all’ordine. Quante volte facendo un acquisto online, si scopre l’importo da pagare per la spedizione sono durante l’ordine e spesso alla fine? E quanto è fastidiosa come cosa?
– Informazioni di carattere generale sull’azienda. Una breve storia, gli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’attività, i servizi offerti: il classico “Chi siamo” in poche parole.
– Indicazioni sul luogo in cui l’attività di vendità si svolge. Indirizzo completo, contatti e-mail e telefonici, istruzioni su come raggiungere la sede. In alcuni casi si può aggiungere anche un widget di Google Maps (si ricava gratuitamente). Tutto ciò comunemente indicato in una pagina “Dove siamo”.
– Riferimenti che possano essere d’aiuto al cliente durante l’acquisto. Ad esempio se si commercializzano capi di abbigliamento, una pagina generica con i dettagli sulle taglie e misure e sulla corrispondenza tra loro, potrà essere molto apprezzata dagli acquirenti.
PUBBLICITA’ E PROMOZIONE
Un buon sito cura anche la pubblicità è in genere i canali di promozione. Ciò non solo allo scopo di far conoscere i prodotti in vendita ma anche per rendere il sito facilmente raggiungibile. Si può iniziar seguendo delle linee guida per ottimizzare l’e-shop, affiancare una campagna AdWords mirata per rafforzare l’influenza di parole chiave (keywords) che portino Google a mostrare il nostro sito tra i risultati, quando un utente effettua delle ricerche. Un capitolo a parte meritano i social, capaci di amplificare il messaggio commerciale attraverso la condivisione. Avere una pagina Facebook, degli account con Google+, Instagram, Flickr, Twitter in cui pubblicare news, foto, link ai prodotti, creare dei contest, inserire coupon di sconto o una spedizione gratuita, consente di fare una campagna di marketing ad effetto. Inviare una newsletter, inoltre, può servire a tenere aggiornati gli iscritti al sito e ad incentivare le vendite proponendo degli sconti attraverso l’utilizzo dei coupon.
Si possono poi sfruttare i comparatori di prezzo come Trovaprezzi.it, Kelkoo.it o Ciao.it che propongono vari prodotti con informazioni e prezzi. Avviare una campagna con dei prezzi convenienti per l’utente finale porterà traffico sul sito e ci aiuterà a concludere delle vendite. Inizialmente solo con margine basso, ma alla fine avremo acquisito clientela.
Da non dimenticare infine i marketplace come Amazon ed eBay. Le inserzioni di vendita su questi canali aumentano sensibilmente le occasioni di ricevere ordini grazie anche alla affidabilità dei soggetti.
EVASIONE ORDINI E SPEDIZIONI
Pubblicità, strategie di vendita e poi? E poi arrivano gli ordini. Come gestirli? Vendita diretta o dropshipping?
Se l’attività riguarda la vendita diretta dei prodotti in magazzino, acquistati o di produzione propria, il processo di evasione dell’ordine prevede un normale controllo dei dati e del metodo di pagamento indicato. Se quest’ultimo è diretto (carta di credito o Paypal ad esempio) bisognerà verificare l’avvenuto accredito della somma prima di procedere. Se è comunque di natura anticipata ma non contestuale alla finalizzazione dell’ordine (bonifico bancario o vaglia postale ad esempio), allora si attenderà che il cliente provveda al pagamento e che le somme siano nella vostra disponibilità. In caso di pagamento con contrassegno invece si potrà procedere direttamente in quanto il corriere consegnerà il pacco al cliente finale solo a seguito del pagamento della cifra dovuta.
La fase successiva ai controlli è quella di produrre la documentazione di accompagnamento dei colli, come il DDT e le etichette da applicare al pacco (più comunemente segnacollo) per indicare il nominativo e l’indirizzo del destinatario. Ed ovviamente prenotare il ritiro presso il corriere convenzionato per affidargli la spedizione. Affidarsi ai corrieri più conosciuti e professionali come SDA, BRT, TNT, UPS o GLS (solo per citarne qualcuno) ci garantirà che l’intero processo di invio della merce sia eseguito secondo procedure collaudate ed efficaci.
Se invece si lavora in dropshipping il processo è diverso in quanto parte del lavoro la farà il fornitore. Con questa formula di vendita è escluso il pagamento in contrassegno in quanto la somma incassata arriverebbe a chi ha affidato il pacco al corriere e non siete voi in questo caso.
Effettuati i controlli di rito su dati e pagamento ricevuto, si inoltra l’ordine al nostro fornitore indicando ovviamente come anagrafica di spedizione quella del cliente finale e provvedendo al pagamento della merce con i prezzi a voi riservati. Quindi consentendoci di trattenere già il margine realizzato sulla vendita.
Non viene prodotta alcuna documentazione da allegare al pacco perchè a questo penserà chi si occuperà dell’invio della merce.
In entrambi i casi siete voi a fatturare all’acquirente ed inviare anche prova d’acquisto.
E’ bene monitorare la spedizione per verificare che il cliente abbia effettivamente ricevuto la merce. Ad esempio il cliente potrebbe aver distrattamente indicato l’indirizzo di casa per ricevere i prodotti ordinati, ma poi essere sempre al lavoro negli orari di consegna del corriere. In questi casi lo spedizioniere solitamente accetta un cambio di indirizzo oppure propone di fermare il pacco con un fermo deposito in modo da permettere al mittente il ritiro dello stesso nella sede del corriere. E’ anche per questo motivo che sempre più spesso i corrieri richiedono che sui dati di invio ci sia anche un contatto telefonico del destinatario.
Queste verifiche sono semplici da eseguire facendosi fornire dal corriere o dal fornitore il tracking number della spedizione; prassi oramai di routine per chi opera nel settore.
ASSISTENZA E CUSTOMER CARE
La differenza tra un negozio di commercio elettronico medio scarso e uno eccellente la fa anche l’assistenza che si fornisce al cliente. Dotando il visitatore di strumenti di contatto rapidi e semplici da utilizzare si va più facilmente incontro alle sue esigenze. Per questo bisogna indicare i contatti con l’indirizzo email e il recapito telefonico della azienda, unitamente ai giorni ed orari di assistenza. Con un sito online, utilizzando alcuni semplici tag html, è possibile permettere al cliente di scrivere un’email con un semplice click sull’indirizzo visualizzato o addirittura di chiamare sempre con un click il numero indicato (se si sta usando uno smartphone).
Altro strumento consigliato e di largo utilizzo è oggi la live chat. Installarne una sull’e-shop permette di avere un contatto diretto ed immediato col potenziale acquirente, il quale così potrà richiedere informazioni in diretta.
L’assistenza può essere pre o post vendita.
In fase di pre acquisto un potenziale acquirente potrà aver bisogno di informazioni su un articolo in vendita, sul tipo di spedizione con i relativi costi. Oppure sui pagamenti accettati e sui tempi di evasione dell’ordine.
Nel post vendita le richieste più comuni possono riguardare lo stato della spedizione, eventuali segnalazioni per problemi sulla consegna oppure sull’utilizzo del prodotto, su eventuali procedure di reso per merce difettosa. Sarà bene, per queste evenienze, aver predisposto a priori un piano da seguire e far seguire al cliente per procedere al reso della merce. Comunemente detta procedura RMA (Return Merchandise Authorization) questo processo prevede che a seguito della richiesta di restituzione del cliente si approfondiscano i motivi dell’eventuale reso (spesso risolvibili con delle indicazioni sul corretto utilizzo dello prodotto). Se il motivo del malfunzionamento o del difetto appare evidente e non risolvibile a distanza, andrà autorizzato il reso (RMA appunto) e la merce potrà tornare in magazzino per le verifiche del caso. Se tutto corrispondente alla richiesta e conforme ai requisiti indicati nella procedura di reso, provvederemo alla sostituzione dei prodotti. In questo processo è sempre consigliato dare traccia al cliente riguardo ogni operazione compiuta (autorizzazione al reso, avvenuta ricezione della merce, analisi effettuate e relativo responso, invio del prodotto sostitutivo).
Alcune anomalie sulla consegna della merce possono anche essere gestite con l’attribuzione di un credito da spendere sul sito al prossimo acquisto. Questo farà risparmiare costi di gestione e spedizione di eventuale merce integrativa o di rientro di merce da sostituire.
COSTI E SOLUZIONI
La creazione di un negozio online può avere costi differenti a seconda della tipologia di servizio.
I primi costi vivi e presenti in ogni soluzione sono quelli legati a dominio ed hosting, senza i quali il sito non sarebbe online.
Poi si può optare per lasciar fare tutto ad un’agenzia specializzata, che prevede costi notevoli dal momento che saremo esclusi dalla realizzazione del sito affidata a personale esterno.
Si può scegliere qualche soluzione open source, ma bisogna “saper fare” le cose che si vogliono inserire sul sito. C’è un notevole risparmio rispetto a commissionare il tutto ad una web agency, ma anche un dispiego di energie e tempo da dedicare alla realizzazione dell’e-shop.
Ed infine c’è la proposta che si pone in mezzo alle due precedenti. Quella del sito pronto all’uso. Questa tipologia di servizio prevede tutto ciò che è necessario per fare e-commerce. Dal dominio all’hosting, dal carrello all’integrazione degli strumenti di pagamento più comuni senza dimenticare la gestione dell’ordine o di strumenti di comunicazione come banner ed area per la slideshow.
Una delle soluzioni presenti sul mercato è quella offerta dalla piattaforma E-Commerce NewCart.it che mette a disposizione tre diversi pacchetti a seconda delle proprie esigenze.