Le schede SD sono ormai da diverso tempo il punto di riferimento per il mercato consumer per ciò che riguarda le memorie esterne rimovibili, al punto che in commercio è possibile trovare una grande quantità di tipologie e di prodotti. Ecco perché non tutti i potenziali clienti conoscono alla perfezione le differenze tra i modelli: il rischio di un acquisto non ponderato è che ci si ritrovi ad avere a che fare con una velocità di trasferimento che non è in linea con le aspettative. Bisogna fare un po’ di chiarezza, dunque, a cominciare dal taglio delle schede. Quando si parla di SD, di SDHC o di SDXC non si fa riferimento alla velocità di questi supporti, ma semplicemente alla loro capienza: nello specifico, le dimensioni delle SD non superano i 2 giga, quelle delle SDHC sono comprese tra i 2 e i 32 giga e quelle delle SDXC sono comprese tra i 64 giga e i 2 tera. Va detto che le SDXC sono inizializzate nativamente in ExFAT: se così non fosse, sarebbe impossibile gestire tagli tanto grandi.
Per la velocità, invece, il parametro preso in considerazione è quello della classe. Così, le schede SD di classe 2 hanno una velocità minima di scrittura dei dati di 2 Mega al secondo, quelle di classe 4 di 4 Mega al secondo, quelle di classe 6 di 6 Mega al secondo e quelle di classe 10 di 10 Mega al secondo. Non è detto, in ogni caso, che una scheda di classe 10 corrisponda sempre al massimo della velocità: essa, quindi, può essere adatta per una fotocamera o per una videocamera, a meno che non si realizzino filmati in 4K, ma non per un computer.
Le classi, però, indicano solo la velocità minima: può essere che una scheda SD di classe 10 abbia una velocità minima di scrittura dei dati ben superiore ai 10 Mega al secondo. Al momento, molto diffusi sono i supporti da 18 e da 20 Mega al secondo, che rientrano nella categoria delle SDHC in quanto hanno un taglio superiore ai 2 giga ma inferiore ai 32 giga. Chi ha bisogno di prestazioni ancora più elevate, ad ogni modo, può puntare sulle schede SD UHS-1 o sulle schede SD UHS-2: le prime hanno una velocità che va da un minimo di 25 a un massimo di 104 Mega al secondo, mentre le seconde vanno da un minimo di 104 a un massimo di 312 Mega al secondo. Come è facile intuire, a mano a mano che le performance salgono si ha un incremento dei prezzi.
Ecco perché chi è intenzionato a scegliere la migliore scheda SD deve in primo luogo capire per quale motivo ne ha bisogno e per quali scopi la userà: così facendo, si può decidere qual è il transfer rate più adatto alle proprie esigenze, a seconda che si debba impiegare la scheda per uno smartphone, per una videocamera, per una fotocamera, e così via. La velocità di scrittura e lettura è il primo criterio su cui concentrarsi.