Indispensabile oggi per comunicare con l’utente, è presente su ogni bottiglia per descrivere le peculiarità del vino con alcune info obbligatorie e altre facoltative.
Tra le eccellenze del Made in Italy, le bollicine sono senza dubbio uno dei prodotti del territorio che di più si fanno apprezzare a tavola, in Italia e all’estero. Una cena o un pranzo che si rispetti non può essere tale se non accompagnata da un buon vino. Ma come sceglierlo e come capire se si tratta di un buon prodotto? Come distinguere tra quelli più frizzantini, quelli più dolci o invecchiati?
Ci pensa il packaging e in particolar modo le etichette. Esse svolgono un ruolo fondamentale per ogni vino, raccontano la sua storia e le sue caratteristiche. Proprio per questo possiamo considerarle come la carta d’identità di ogni bottiglia di vino. E poi l’etichetta del vino attira e colpisce l’utente, nella maggior parte delle volte è proprio la presentazione grafica che cattura l’attenzione perché racconta e parla di qualcosa o semplicemente perché riesce a dare a quella bottiglia un valore in più.
Vediamo nello specifico, dunque, quanto è importante l’etichetta del vino e soprattutto perché.
Etichette per il vino, una storia millenaria
Le etichette del vino non sono invenzione moderna. Tutt’atro. Hanno alle spalle una storia millenaria, tanto antica quanto quella dell’uomo. Già gli antichi Egizi, infatti, apponevano sulle anfore dove conservavano il vino, dopo averle chiuse con fango e argilla, le etichette. Proprio sulla sigillatura, infatti, venivano riportate delle iscrizioni con le informazioni più importanti che descrivevano le bollicine: anno di produzione, provenienza, colore del vino e nome del produttore. Questa prima e rudimentale forma di etichetta venne usata anche dai Greci e dai Romani e così via anche quando le informazioni sul vino venivano scritte direttamente sulle botti di legno.
Il metodo delle iscrizioni rimase in auge fino al Seicento, periodo in cui cominciarono a comparire le prime bottiglie in vetro, grandi e pesanti, chiuse in modo ermetico con tappi di sughero. Un metodo questo che si diffuse a macchia d’olio tanto da diventare il metodo per eccellenza di conservazione del vino. Ed è grazie al boom delle bottiglie che nacque la moderna etichetta. Secondo le fonti storiche la più antica è quella creata dal monaco benedettino Dom Pierre Pèrignon che per distinguere i vini, tra annate diverse e vigne differenti, legò al collo delle bottiglie una pergamena.
Dalla pergamena si passò al peltro e all’argento che, troppo costosi, furono sostituiti in breve tempo dalla carta sulla quale si scriveva con inchiostro nero. Ma la grande rivoluzione arrivò sul finire del Settecento, quando grazie all’invenzione della litografia fu possibile stampare tante copie della stessa etichetta. Da qui la strada è sempre stata più in discesa. Le etichette si arricchirono di personaggi, paesaggi e disegni andando sempre più verso soluzione innovative.
In tutti questi anni le etichette si sono evolute, migliorate e cambiate. Sono diventate sempre più sofisticate e accattivanti senza perdere però il loro carattere didascalico indicando sempre e comunque tutte le informazioni che parlano del suo essere e della sua storia.
Le etichette del vino oggi
Oggi più che mai le etichette si contraddistinguono ancora per il loro carattere didascalico oltre che attrattivo. La loro funzione infatti è quella di tutelare ed informare il consumatore. Tutte le informazioni che vi sono presenti, secondo gli standard imposti dall’Unione Europea, devono essere chiare e verificabili.
Ci sono, infatti, dei dati che devono comparire obbligatoriamente sulle etichette delle bottiglie di vino, altre invece, secondo la legge, sono facoltative e possono essere inserite a discrezione del produttore.
Intorno all’etichetta oggi, gira, dunque, tutto il prestigio di un vino ma anche l’interesse dei produttori e imbottigliatori a crearne una gamma che non solo sia riconoscibile ed unica ma che sia anche a norma di legge senza incorrere in sanzioni.
Etichette vino, le indicazioni obbligatorie
Secondo le leggi in vigore le informazioni obbligatorie che devono comparire sulle etichette vino sono:
- Nome del vino, anche in relazione alla regione o alla zona geografica di appartenenza;
- Sigla di classificazione italiana: se il vino lo possiede l’etichetta deve indicare l’origine controllata come la Doc o la Docg, solo per fare un esempio
- Categoria del vino, per indicare se le bollicine appartengono alla tipologia vino da tavola o frizzante ad esempio, obbligatoria per i vini che non dispongono di denominazione o indicazione di origine;
- Imbottigliatore, con il nome, la ragione sociale e la sede;
- Lotto di appartenenza, indicando quando il vino è stato imbottigliato;
- Gradazione alcolica, si esprime in percentuale di volume indicando quanti ml di alcil etilico sono presenti in 100 ml di prodotto
- Annata, obbligatoria solo per i vini Dop;
- Allergeni, necessario dichiarare la quantità di solfiti, superiori a 10 mg/litro di anidride solforosa e dal 2012 anche le quantità di uova e latte.
Il resto delle indicazioni è facoltativo. Tra queste il produttore può scegliere di indicare i pregi e le qualità del proprio vino al fianco di consigli per un abbinamento in campo gastronomico, come servirlo e come conservarlo.
Per i vini di origine protetta e controllata si possono aggiungere alcune diciture come riserva, superiore o classico per indicare maggiori specifiche sulla produzione, sulla zona, le condizioni climatiche e la tipologia di invecchiamento.
I professionisti delle etichette
Oggigiorno è indispensabile affidarsi a dei professionisti delle etichette, che garantiscano un prodotto realizzato con esperienza e competenza. Un partner affidabile per il settore industriale e commerciale è senza ombra di dubbio Weber Marking Systems.
Offre macchinari industriali di alta qualità, ideali a soluzioni ed esigenze diverse. Un team professionale che produce e fornisce sistemi per l’etichettatura industriale con formati e dimensioni personalizzabili e tempi di consegna ridotti grazie alle grandi scorte presenti nei loro magazzini. Weber produce, inoltre, etichette ideali per ogni uso e applicazione, anche per quelle dei vini con consulenza gratuita per studiare insieme un disegno su misura, tagliato sulle proprie esigenze aziendali.
Tra la miriade di soluzioni proposte da Weber anche le etichette per bottiglie utilizzate, come detto, anche nel settore del vino per l’identificazione delle bevande. Si può scegliere tra una vasta gamma di formati con dimensioni, forma e materiali diversi, da personalizzare e creare secondo lo stile della propria azienda.
Anche l’ideazione grafica di un’etichetta è importantissima. Costituisce un piano strategico di marketing che rispecchia una precisa filosofia di vendita e di produzione. È tramite l’etichetta, infatti, che passa la comunicazione con l’utente e per questo essa deve saper parlare in modo immediato del brand, renderlo desiderabile e accattivante. Occhio dunque alla scelta degli elementi grafici e testuali da inserire. Weber fa anche tutto questo, per un pacchetto completo al cento per cento.