Dal 25 maggio 2018 la sicurezza delle informazioni sensibili che si concedono alle aziende digitali e non è diventata ancora più importante.
Che cos’è successo in questa data? È entrata in vigore il GDPR, acronimo di General Data Protection Regulation, ovvero il regolamento varato dall’Unione Europea due anni prima, più precisamente il 27 aprile 2016.
Questa legge pone limiti molto più definiti e stringe molto le maglie intorno a tutto ciò che riguarda la privacy e, in particolare, il trattamento dei dati personali.
In questo contesto è diventato un elemento davvero importante l’armadio rack. Se non sai cosa esso sia o se lo sai ma non hai le idee chiare, continua a leggere questo articolo e capirai perché è fondamentale per moltissime aziende.
Il rack è un armadio con caratteristiche speciali
Per chi proprio non ne ha mai visto uno può immaginare un rack come un semplice armadio di tipo industriale, quindi, fatto di lamiera e alle volte con uno sportello frontale trasparente.
Proprio come altri tipi di armadi ad uso professionale, anche questo ha una serratura che può essere azionata da una semplice chiave oppure da sistemi molto più avanzati come quelli con combinazioni numeriche o ad impronta digitale.
Generalmente nei rack sono presenti fessure idonee al passaggio di cavi e, soprattutto, una serie di ripiani e agganci per installare diverse tipologie di apparati tecnologici.
Il grado di sicurezza dipende dallo spessore della lamiera e dagli altri fattori che lo rendono più o meno corazzato.
Che correlazione c’è tra armadio server e GDPR?
Scorrendo la pagina di Wikipedia dedicata alla GDPR e arrivando al paragrafo “Sicurezza dei dati” si legge:
“La sicurezza dei dati raccolti è garantita dal titolare del trattamento e dal responsabile del trattamento chiamati a mettere in atto misure tecniche e organizzative idonee per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio.”
All’interno delle misure tecniche è incluso anche l’utilizzo di un armadio per server che escludano la possibilità di accedere facilmente agli apparati elettronici contenenti i dati o, ancora peggio, di danneggiarli perdendo così le informazioni raccolte seguendo scrupolosamente il Regolamento Europeo.
Un rack blindato è necessario sia per garantire alla legge e alle persone che le informazioni digitalizzate siano conservate adeguatamente, sia per tutelare un’importante risorsa commerciale, i dati concessi da potenziali clienti.
Esempi di rack per server
Un armadietto rack può essere usato come una cassetta di sicurezza all’interno della quale è possibile lasciare strumenti importanti, ad esempio, per un sistema di allarme e videosorveglianza. In questo caso si può pensare a un videoregistratore posto al sicuro in piccolo rack con serratura.
La maggioranza degli armadi rack messi in commercio è di dimensioni ragguardevoli, perché deve ospitare impilati uno sull’altro e a una giusta distanza diversi strumenti informatici oltre ai server, ossia tutti quelli che fanno parte dell’hardware di un sistema che conserva e gestisce dati digitali.
Per esser ancora più chiari, si possono scegliere rack di altezza pari a 60 centimetri e larghi 50 oppure veri “bestioni” della sicurezza che arrivano a quasi 2 metri di altezza e più di 1 di larghezza.
Ciò che non bisogna mai dimenticare è che i macchinari elettronici sviluppano grandi quantità di calore. Per questo motivo i costruttori di armadi per server oltre alle normali feritoie inseriscono in alcuni modelli ventole altamente performanti che fanno circolare grandi quantità di aria che abbassano la temperatura degli apparati.
Gli armadi server più evoluti hanno soluzioni antiribaltamento, rilevatori di fumo e di liquidi, sensori che monitorano lo stato delle strumentazioni, allarmi sonori per scongiurare ogni tentativo di manomissione.
Le ditte specializzate in armadi rack di sicurezza di solito riescono a personalizzarli per renderli perfetti per ogni tipo di utilizzo.